Categoria Innovazioni

L’apprendimento automatico dei computer causa maggiore disparità sociale ed economica

Già da un po’ di anni è iniziato il film dell’orrore intitolato “la tecnologia sta sostituendo l’essere umano”. Siamo spaventati dal fatto che le macchine possano sbarazzarsi di noi e funzionare autonomamente, diventando addirittura più efficienti della mente umana.

Questa preoccupazione è più che lecita: tutto questo sta già succedendo… e siamo solo all’inizio! Uno dei prodotti dell’intelligenza artificiale è il fenomeno conosciuto con il nome di machine learning, ovvero l’apprendimento automatico dei cervelli elettronici.

Questi ultimi sono, infatti, capaci di apprendere senza l’aiuto della mano umana. Come fanno a imparare? sostanzialmente osservano e registrano gruppi di dati simili e li riutilizzano in futuro.

Così come noi utilizziamo la nostra esperienza per muoverci nel futuro, i computer autonomi si servono dei dati registrati e ci sostituiscono. Essendo questo un argomento ancora caldo, sono diverse le ipotesi, le statistiche e le previsioni riscontrabili.

Alcuni affermano che questa nuova tecnologia garantirà nuove opportunità lavorative, altri si distanziano da questa ipotesi. Inoltre, non sappiamo con certezza fino a dove il machine learning può arrivare: queste macchine indipendenti possono sostituire gli psicoterapeuti? mai dire mai!

Nel mare di incertezza in cui ci sbracciamo, sale a galla un’ipotesi abbastanza verosimile che ha a che fare con la disuguaglianza economica e sociale.

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Nuove tendenze nel videomaking: l’innovazione del video con il drone

Youtuber di tutto il mondo ci hanno insegnato quanto possedere un drone faccia la differenza in tema video. Le riprese dall’alto danno tutta un’altra dimensione al filmato, ampliando gli orizzonti e permettendoci di giocare con prospettiva e profondità.

Dal turismo agli eventi, all’industriale, moltissimi settori fanno uso di droni per la realizzazione di video promozionali.

Per chi ancora non è molto ferrato sull’argomento, qui di seguito abbiamo risposto ad alcune domande frequenti sui droni e il loro utilizzo.

Che tipo di video si possono realizzare?

Utilizzatissimo nel settore turistico ma anche per filmare matrimoni, eventi, documentari, video musicali, eccetera, il drone è la nuova frontiera del film making di qualità.

Può essere utilizzato per girare bellissimi documentari paesaggistici, sorvolando ad esempio la foresta amazzonica o le cascate del Niagara, oppure per video promozionali di automobili, grazie alla sua capacità di seguire oggetti in movimento.

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La realtà virtuale può incidere sull’universo emotivo degli alunni

Quando il volto del mondo si trasforma, anche noi, inevitabilmente, ci trasformiamo: cambiamo atteggiamento sia nei confronti di noi stessi che degli altri. Ogni elemento riformatore incide in maniera più o meno forte sulla nostra esperienza vitale. La tecnologia, ad esempio, ha decisamente plasmato nuove forme di interazione sociale e di rappresentazione del sé.

L’affermazione del mondo tecnologico si fa sempre più imponente. Oggi si parla addirittura di realtà virtuale come strumento didattico alternativo. Si tratta di un metodo innovativo di apprendimento già attivo in alcune scuole italiane.

Gli alunni, attraverso i visori per la VR (virtual reality), vengono trasportati nel mondo della didattica virtuale, e hanno la possibilità non solo di osservare ma anche di partecipare, da protagonisti, al processo di apprendimento.

Immaginate di catapultarvi virtualmente nel sistema solare per studiarne le caratteristiche, oppure di osservare da vicino la contrazione muscolare per capirne meglio il meccanismo. Insomma, grazie alla realtà virtuale, gli studenti imparano vivendo, virtualmente!

La natura stessa di questo nuovo sistema accresce significativamente, non solo il livello di interattività, ma anche la motivazione degli alunni: chi non preferirebbe arrampicarsi sulla cima della Marmolada, invece di apprenderne l’altezza e le caratteristiche leggendo passivamente il libro di geografia tra i banchi di scuola?

Insomma, la realtà virtuale può trasformare il processo di apprendimento e la stessa concezione di scuola. Tuttavia, c’è un punto che non ci sentiamo di tralasciare: questo metodo formativo all’avanguardia modifica anche l’universo emotivo degli alunni.

Più nello specifico, imparare la rivoluzione francese o il moto delle onde interagendo con un software può generare simultaneamente due risultati: un forte coinvolgimento emotivo e una bassa capacità di gestione delle emozioni.

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Lo smart working in Italia potrebbe ridurre notevolmente l’inquinamento ambientale

Sapete perché si parla così tanto di smart working, o lavoro agile? beh, perché questo nuovo modello di organizzazione del lavoro costituisce un grosso vantaggio non solo per i dipendenti e per i titolari, ma anche per l’ambiente, soprattutto in Italia.

Prima di approfondire quest’ultimo punto, vogliamo ricordarvi brevemente in che modo il lavoro da remoto incide positivamente sull’intera dimensione lavorativa.

I dipendenti, lavorando da casa, riescono a bilanciare al meglio la loro vita privata con quella professionale, a favore della produttività, oltre che a godere di un livello di soddisfazione personale maggiore dato dall’aumento della responsabilizzazione e dell’autonomia attribuitagli.

I titolari, invece, con il taglio considerevole degli uffici, sperimentano una riduzione delle spese. Inoltre, grazie ad una politica di lavoro più attrattiva, osservano un importante aumento della brand awareness.

Riduzione di packaging tossico, consumi energetici e spostamenti

Come può il lavoro intelligente giovare all’ambiente? semplice: perché riduce il sovraccarico di packaging tossico, assottiglia i consumi energetici e porta al minimo l’impatto ambientale degli spostamenti urbani.

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Bambini e tecnologia: cosa è cambiato con l’uso quotidiano dello smartphone

Bimbi sempre più tecnologici: le ricerche del Centro per la Salute del Bambino hanno fatto emergere che il 38% dei bimbi italiani sotto i 2 anni è già in grado di usare uno smartphone o tablet autonomamente. È la generazione dei nativi digitali, i primi bambini nati quando già l’uso degli smartphone era largamente diffuso.

Alcuni genitori sono altamente favorevoli all’abituare i propri figli alla tecnologia fin da piccoli, preoccupati che altrimenti restino “indietro” rispetto ai coetanei, altri invece vietano ogni uso di cellulari o computer. C’è da dire che, piaccia o non piaccia, ormai l’uso della tecnologia fa parte della vita quotidiana di tutti, con i suoi lati positivi e negativi.

Ma questa rivoluzione tecnologica come ha modificato l’infanzia dei nostri bambini? E quali implicazioni ha sulla loro crescita? Vediamo alcuni aspetti dell’uso quotidiano di smartphone nei bambini in età scolare, cosa è cambiato per loro?

Passano meno tempo all’aria aperta

Una statistica recente elaborata da Norton (marchio di software Statunitense) ha riportato che il 70% dei bambini italiani, fra i 5 e i 16 anni, passa giornalmente più tempo in casa a giocare con lo smartphone rispetto alle ore passate all’aria aperta. Dei risultati allarmanti, se si pensa che la sedentarietà è una delle cause principali dell’obesità infantile, sempre più diffusa nel nostro paese.

Socializzano di meno

Una fase importante della crescita consiste nel rapportarsi con gli altri, imparare a litigare, a giungere a compromessi, ad avere pazienza e a perdonare. Un’educazione alla socialità che i bambini possono ottenere solo giocando insieme.

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